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Domaine Aux Moines

Chenin Blanc [sostantivo femminile plurale] secondo Monique e Tessa
Regione Valle della Loira (Francia)
Anno Fondazione 1981
Ettari vitati 12
Produzione annuale 30.000 bt
Indirizzo Domaine Aux Moines, Chemin de la Roche aux Moines - 49170 Savennières (Francia)
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Domaine Aux Moines è la testimonianza concreta che il vino non è più solo ‘un affare tra uomini’. Si tratta infatti di un progetto vinicolo tutto al femminile, fondato nel 1981 da Monique Laroche, con una connotazione plurale, visto l’ingresso in cantina della figlia enologa Tessa. Il progetto nasce con l’intento profondo di rendere omaggio al rarissimo grand cru La Roche-aux-Moins, un terroir di assoluta elezione dell’uva Chenin Blanc, oggi portato avanti con successo e integrità. 

Il nome Domaine Aux Moines significa letteralmente ‘la casa dei monaci’; un riferimento per nulla casuale, visto che si racconta che già nel Medioevo i monaci di Béhuard e poi quelli di Abbaye Saint-Nicolas, si prendessero cura delle vigne nella zona di Savannieres. Qui siamo nella parte ovest della regione di Anjou, a pochi chilometri di distanza dalla città di Angers, in una delle aree più floride e storiche della Valle della Loira. Prima con Monique e oggi con Tessa, si è sempre lavorato in vigna nel rispetto più sincero della pianta, senza fare uso di sostanze chimiche e proteggendo il più possibile la terra. Un pensiero che si concretizza con l’acquisizione della certificazione biologica nell’anno 2006 e con l’attuale orientamento biodinamico tra i filari. Un zona storicamente poco produttiva, con rese bassissime e altissimo potenziale. Quasi la totalità della produzione è dedicata allo Chenin, insieme a piccole percentuali di Cabernet Franc e Sauvignon, con un’età media delle vigne di 35 anni. Il fiume Loira che scorre nelle strette vicinanze dei vigneti, è un elemento di imprescindibile importanza: una protezione dalle gelate primaverili e un volano termico fondamentale per la corretta maturazione degli acini. I suoli sono tendenzialmente scistosi, con lieve presenza di argille e arenarie che donano, soprattutto ai bianchi, un carattere riconoscibilissimo: profondamente minerale, con una netta predominanza di sentori di pietra focaia.

Le piante sono tutte esposte a sud o sud-ovest e guardano verso la famigerata Coulée de Serrant; a proposito, nonostante la critica di settore continui a menzionare solo quest’ultima come area di riferimento del Savenniéres, noi siamo convinti che i loro vicini di casa non siano affatto da meno!

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