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Parasole

Ricercata perla enoica dell’Isola del Giglio
Regione Toscana (Italia)
Ettari vitati 0.6
Produzione annuale 1.500 bt
Indirizzo Via Vittorio Emanuele, 23 - 58012 Giglio Castello (GR)
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Nell’Isola del Giglio, di fronte al litorale della Maremma Toscana, sorge la piccolissima realtà viticola a conduzione famigliare Parasole, contraddistinta da uno spirito produttivo sinceramente artigianale. La cantina nacque nel 2018 con Milena Danei, la quale, dopo essersi laureata in Viticoltura ed Enologia e aver collezionato una serie di esperienze lavorative in giro per il mondo, decise di tornare sull’isola recuperando l’arte vitivinicola propria del padre e del nonno prima di lui, dediti alla produzione di vino per autoconsumo. Infatti, il nome della tenuta rappresenta un omaggio al nonno Scipione, soprannominato in maniera affettuosa Parasole.

La cantina Parasole consta di poco più di mezzo ettaro vitato, quasi esclusivamente dedicato al vitigno Ansonaco, clone di Ansonica. Le piante, in parte di oltre 50 anni di età e in parte reimpiantate nel 2014, poggiano su terrazzamenti realizzati con muretti a secco a loro volta formati da pietre di granito, situati su suoli granitici ricchi di argilla e sabbia. Allo scopo di contrastare i forti venti marini che soffiano sull’isola, il sistema di allevamento adottato è quello dell’alberello basso, con i filari che sono sostenuti da canne raccolte sull’isola. In questo ambiente le viti vengono coltivate a regime biologico, escludendo quindi l’impiego di pesticidi, erbicidi e altre sostanze chimiche di sintesi. Le vendemmie sono eseguite interamente a mano e nell’elaborazione della principale etichetta, l’orange wine ‘Strulli’, i grappoli vengono ammostati in vasche di acciaio per la fermentazione alcolica spontanea associata a 5 giorni di macerazione sulle bucce. Anche il periodo di maturazione ha luogo in acciaio e la massa è infine imbottigliata senza subire alcuna chiarifica e filtrazione.

La produzione della vignaiola Milena Danei di Parasole consta di pochissimi esemplari rilasciati ogni anno, capaci di trasmettere nel calice il contesto radioso, salmastro e mediterraneo dell’isola. La prima etichetta realizzata dalla cantina è stata l’Ansonaco ‘Strulli’, un vino bianco macerato straordinariamente evocativo il cui nome deriva dall’appellativo della prima vigna affidata a Milena dal padre.

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