Il Ciro 906 è un Fiano di Avellino corposo e intenso, con un bouquet ricco e variegato che spazia dai fiori bianchi, fino a note tostate ed idrocarburi. Ci offre un sorso di bell'equilibrio, con una spiccata freschezza e una persistenza davvero notevole
Il “Ciro 906” Fiano di Avellino nasce da una selezione di uve accuratamente valutate, per rappresentare solo il meglio del terroir di origine e della DOCG di appartenenza. Coinvolgente il naso, dove eleganti note floreali aprono a un ventaglio poi multiforme, preludio di un sorso rinfrescante, che colpisce anche per la persistenza con cui si prolunga sul finale. Una bottiglia che racchiude in sé tutta la passione e la dedizione di Ciro Picariello per il mondo della viticoltura.
Questo Fiano di Avellino “Ciro 906” nasce da quelle vigne la cui età media delle piante si aggira intorno ai 20 anni, coltivate dalla cantina di Ciro Picariello a Summonte. Ci troviamo a circa 650 metri sul livello del mare, all’interno di un terroir contraddistinto da un sottosuolo roccioso e argilloso, esposto verso nord-est. Il mosto ottenuto dalla pressatura degli acini viene raffreddato per 24 ore a una temperatura di 8 gradi, per poi fermentare in contenitori d’acciaio inox per 60 giorni. L’affinamento, che avviene con frequenti batonnages, ha una durata di un anno e viene svolto in vasche d’acciaio sino a quando non si iniziano le operazioni di imbottigliamento.
Il “Ciro 906” Fiano di Avellino si sviluppa nel bicchiere con un colore tipicamente paglierino. Il ventaglio di aromi che avvolge il naso racconta al primo impatto note floreali, che col trascorrere dei minuti virano verso sentori tostati e cenni che richiamano gli idrocarburi. All’assaggio è di buon corpo, energico e vitale, equilibrato, con un sorso che colpisce per la straordinaria freschezza offerta al palato. La punta di diamante dell’intera produzione della cantina Ciro Picariello, che, annata dopo annata, si conferma sempre come un’etichetta di sicura affidabilità. Provatela con le ricette a base di pesce, e perché no, anche con la carne in umido.
Giallo paglierino intenso
Note di fiori bianchi che evolvono nel calice verso richiami tostati e di idrocarburi
Corposo e intenso, con una spiccata freschezza e un bell'equilibrio