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Il Vinco

Amici con la passione del vino e la di riscoperta di un territorio
Regione Lazio (Italia)
Anno Fondazione 2014
Ettari vitati 6
Indirizzo Il Vinco, Via del Lago, 95 - 01027 Montefiascone (VT)
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Il Vinco è la storia di una amicizia, di una passione e di un tocco di incoscienza che lega tre ragazzi provenienti tutti dal mondo agricolo: Daniele Manoni e Nicola Brenciaglia, produttori di olio, e Marco Fucini, allevatore di vacche da carne. Nel 2014 decidono di dare vita ad una azienda vitivinicola che fosse indirizzata al recupero e alla valorizzazione delle varietà autoctone dell’area dell’alta Tuscia laziale, partendo con il prendere in affitto parcelle abbandonate dagli anziani del luogo. Il nome che si scelgono indica il ramo di salice utilizzato in passato per la legatura delle piante e testimonia il forte impegno con cui vogliono inserirsi tra i protagonisti del movimento di rinnovamento del territorio. L’incontro con il vignaiolo Andrea Occhipinti, l’alfiere dell’Aleatico che supervisiona il loro lavoro, li spinge ben presto ad abbracciare una agricoltura totalmente biodinamica e a vinificazioni libere da chimica e operazioni invasive.

Il Vinco è una giovane espressione indipendente del territorio intorno al lago di Bolsena, lo specchio d’acqua nel cuore dell’Italia che segna il passaggio e insieme il legame tra Lazio e Umbria. Estesa su una superficie di circa 3 ettari, la proprietà è divisa in due appezzamenti principali, tra i comuni viterbesi di Montefiascone, Marta e Capodimonte, ma è imminente il progetto di nuovi impianti. I terreni sono caratterizzati da argilla e sabbia, sopra un suolo caratterizzato dalla stessa matrice vulcanica che ha dato origine al bacino lacustre, distesi ad altitudini comprese fra i 250 e i 450 metri sul livello del mare. Sono popolati dalle uve tipiche locali: Canaiolo Nero, Rossetto, Procanico, Malvasia Lunga, alcune da piante che vantano età importanti e a piede franco. I filari sono esposti verso sud e beneficiano della costante brezza che soffia dal lago.

Nella cantina de Il Vinco si procede ad operazioni di vinificazione molto semplici, cercando di intervenire il meno possibile nei processi di natura. Le fermentazioni sono spontanee, demandate ai soli lieviti indigeni, senza controllo di temperatura e utilizzando vasche in acciaio o cemento e più recentemente anche vetroresina. Gli affinamenti hanno luogo negli stessi contenitori, ma è presente anche una botte di castagno per il Procanico macerato: le soste sulle bucce sono molto varie, dalle diverse settimane a “Solo Una Notte” e non sono previste filtrazioni né chiarifiche prima dell’imbottigliamento. La grafica delle etichette, infine, d’ispirazione fumettistica introduce bene la filosofia di vini fatti per essere bevuti.