Lo "Studio di Bianco" è un grande ed elegante vino bianco che nasce dal lungo progetto per trovare la sintesi perfetta fra le caratteristiche di Riesling, Sauvignon e Friulano provenienti da un'antica parcella di 5 ettari. Al naso i sentori minerali e di idrocarburi del Riesling sono smorzati dai tocchi aromatici e fruttati del Sauvignon e dalle sfumature mandorlate del Friulano. Il gusto è morbido, raffinato e di grande impatto, sostenuto da una viva freschezza
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Lo “Studio di Bianco” è un vino bianco del Collio friulano che nasce da un lungo progetto di sperimentazione portato avanti da più di 30 anni dalla cantina Borgo del Tiglio. Lo scopo è di trovare una formula perfetta per assemblare le uve di Riesling, Sauvignon e Friulano che provengono da un pezzo di terreno di 5 ettari, di cui 3,5 adibiti alla coltivazione delle viti, ereditato nel 1989 sulle colline di Ruttars. Si tratta di un un’idea concepita dell’enologo Nicola Manferrari che aveva come obbiettivo di presentare un bianco di livello internazionale che fosse in grado di evolvere a lungo nel tempo e che sintetizzasse perfettamente le caratteristiche varietali dei tre vitigni di partenza. La forma attuale di assemblaggio venne elaborata nel 1996 e da lì in poi non è più cambiata. Il Sauvignon, completamente diverso dalle classiche interpretazioni esotiche e tropicali, contribuisce ad apportare la carica aromatica e a regalare sentori prettamente fruttati, il Riesling, in stile tedesco, arricchisce il gusto e il bouquet con sfumature minerali e di idrocarburi, e infine il Friulano, il meno aromatico dei tre, sviluppa la tipiche note di mandorla e frutta secca. Il risultato è un bianco di grande armonia ed eleganza, in grado di riflettere alla perfezione tutte le sfumature delle tre varietà impiegate.
Il blend “Studio di Bianco” prende forma sui dolci pendii collinari di Ruttars, nel cuore del Collio friulano, a pochi chilometri di distanza dal confine sloveno. Le uve vengono raccolte in periodi diversi; in particolare il Friulano, il più spinoso da coltivare, perchè viene raccolto in età matura quando i suoi aromi sono completamenti evoluti. Le viti poggiano sul classico terreno di marne e arenarie, soprannominato localmente “ponca”. La vinificazione in bianco segue percorsi diversi per ogni varietà e il passaggio che li accumuna è la delicata spremitura dei grappoli e la fermentazione in acciaio. Una volta assemblati, si procede alla fase di affinamento, il cui tempo varia di anno in anno. Tendenzialmente il riposo dura 12 mesi all’interno di botti di rovere da 250 litri, fabbricate appositamente per la cantina, che ricordano la barrique.
Il vino bianco “Studio di Bianco” svela nel bicchiere una sgargiante veste giallo paglierina, striata da sfumature dorate. Il ventaglio olfattivo è molto ampio e cesellato, caratterizzato da note di pesca, albicocca, menta, salvia, mandorla e pino, avvolte da un velo minerale. Le note di idrocarburi, portate in dote dalla varietà tedesca, sono ancora tenui e poco marcate, ma con il tempo tendono a svilupparsi maggiormente a discapito del lato fruttato. Il gusto è raffinato, sontuoso e armonico, ritmato da una freschezza viva e appagante che rende la beva scorrevole e persistente. Un vino dal grandissimo potenziale evolutivo, da provare sia nella sua fragrante gioventù oppure da dimenticare per anni in cantina. L’arte della sperimentazione!
Giallo paglierino con striature dorate
Ricco, aromatico e avvolgente, con note di pesca, albicocca, erbe aromatiche, cenni di idrocarburi e sentori minerali
Elegante, molto fresco, fine e aromatico, dotato di una forte spinta minerale