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Barley

Quando i grappoli incontrano i luppoli: le Italian Grape Ale di Nicola e Isidoro
Regione Sardegna (Italia)
Anno Fondazione 2005
Produzione annuale 1200 hl
Indirizzo Barley, Località Is, Tramatzus, 09040 Maracalagonis CA
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Accorciare le distanze tra il mondo del vino e quello della birra, tra acini e malti, tra grappoli e luppoli.

Birrificio Barley nasce con questo desiderio, ormai ampiamente realizzato, nel 2006 per volontà di Nicola Perra, uno dei mastri birrai più influenti e acclamati a livello europeo, insieme a suo cognato e amico Isidoro Mascia, genio dei numeri e della contabilità. Siamo a Maracalagonis, nella Sardegna meridionale, in provincia di Cagliari, un paese che conta poco meno di 8000 abitanti e un birrificio ormai divenuto iconico a livello nazionale e internazionale. In poco tempo il birrificio Barley si è affermato come una realtà pioneristica e all’avanguardia, punto di riferimento dell’unico stile brassicolo italiano al cento per cento: le Italian Grape Ale. Per la prima volta nell’edizione 2015 delle Beer Style Guidelines compare la voce ‘Italian Style’ in riferimento alle IGA, ma ben presto ci accorge di quanto sia difficile circoscrivere la creatività dei birrai italiani in precetti chiari e distinti. Si parte dal presupposto che le IGA siano birre realizzate con l’aggiunta di uva, non importa se impiegata come frutto, mosto o pigiato, se usata in bollitura, in fermentazione o in maturazione: il mondo della birra deve abbracciare quello del vino e viceversa.

Birrificio Barley ad oggi realizza 12 etichette differenti, suddivise in sette per la linea ‘classica’, nata con la volontà di dar vita a birre di alto livello qualitativo, esempio di pulizia, ricercatezza e gusto e in nove Italian Grape Ale che rientrano nella gamma ‘BB’, impreziosite dall’utilizzo di sette uvaggi autoctoni della Sardegna come Cannonau, Vermentino, Moscato, Nasco, Nuragus e Malvasia. Barley è arrivato a produrre 1200 ettolitri di birra l’anno, mantenendo sempre fede a una ‘cura e attenzione per le materie prime del territorio’ come afferma la Guida alle Birre d’Italia di Slow Food 2019 che le conferisce per la quinta volta di seguito il premio ‘chiocciola’, il massimo riconoscimento per un birrificio, unici a riceverlo in Sardegna. Tutte le birre sono non pastorizzate, non filtrate e rifermentate in bottiglia, una metodologia che permette di mantenere vivi e mutevoli i sapori e gli aromi del liquido imbottigliato.