Il Côtes de Bourg “Reserved” di Château Grand Launay è un Bordeaux artigianale prodotto secondo i principi biodinamici. Parte della linea ‘personale’ del produttore, Pierre Henri Cosyns, è un vino fresco e complesso. Dal calice scaturiscono sentori di frutti di bosco come more, mirtilli ma anche prugne e accenni di violetta. Al palato è ampio, quasi voluminoso, di grande persistenza, davvero piacevole da sorseggiare in momenti di relax in compagnia
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Château Grand Launay presenta “Reserved” all’interno di una gamma di etichette signature, ovvero vinificazioni di carattere più personale e direttamente curate dall’enologo della famiglia Cosyns, Pierre Henri. Un Côtes de Bourg estremamente originale, diremmo anche di tendenza, lontano dalle visioni stereotipate della generazione precedente legate ad estrazioni esagerate e sentori di legno potenti: siamo qui su un bordolese intenso e scattante, che vuole preservare tutta la fragranza del frutto e proporsi come capace di un invecchiamento anche decennale, per arrivare a coglierne tutta la complessità della struttura.
“Reserved” è il Côtes de Bourg che Château Grand Launay realizza vinificando in purezza le uve Merlot, secondo una interpretazione della denominazione alquanto lontana dalla media. Sulla riva destra della Dordogna, appena a nord della cittadina fortificata di Bourg, a un passo dalla congiunzione con la Garonna e l’inizio dell’estuario della Gironda, i terreni sono caratterizzati da una peculiare matrice argillo-calcarea con una interessante diffusione di scheletro ciottoloso. Su una superficie estesa intorno ai 5 ettari, le viti sono gestite secondo i principi biodinamici e le uve raccolte manualmente a maturazione: la vinificazione prevede fermentazione spontanea in vasca d’acciaio e affinamento per alcuni mesi in cemento non smaltato, senza ricorso all’aggiunta di solfiti.
Côtes de Bourg “Reserved” di Château Grand Launay si offre allo sguardo con un profondo colore rosso rubino dai fiammanti riflessi violacei. Il naso è espressione di grande finezza, incentrato sui profumi fruttati delle piccole bacche, rosse come ribes e lamponi, e scure come more e mirtilli, intrecciandosi a sentori floreali di violetto. Al palato è voluminoso e dotato di una morbidezza vellutata che rimanda ai toni scuri della frutta di bosco: il sorso esprime una decisa complessità, costruita su tannini maturi equilibrati da una decisa freschezza e un persistente allungo minerale. Ecco un bordolese da non venerare, ma da godere con preparazioni grigliate, di carne o verdure, accompagnate da salse varie e taglieri di salumi e formaggi mediamente stagionati. Il prezzo in rapporto alla qualità è pressoché folle.
Rosso rubino con riflessi violacei
Complesso, voluminoso, persistente e morbido
Mirtilli, more, prugna violetta