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Castello di Perno

Storia e tradizione dei vini delle Langhe
Regione Piemonte (Italia)
Anno Fondazione 2013
Ettari vitati 13
Produzione annuale 70.000 bt
Indirizzo Castelletto, 33 - 12065 Monforte d'Alba (CN)
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Il Castello di Perno rappresenta un nome storico delle Langhe e in particolare delle terre del Barolo. Si trova in una frazione di Monforte d’Alba, all’interno di uno dei cru più celebri dell’area. Lo storico maniero, che ancora oggi caratterizza il profilo dell’omonimo borgo, è stato edificato durante il Medioevo dalla famiglia Falletti. Destinato dal principio a svolgere una funzione militare a difesa delle terre, nel corso dei secoli XVII e XVII è stato trasformato in una residenza. Negli anni ’70 è entrato a far parte delle proprietà della Casa Editrice Giulio Einaudi, che lo ha utilizzato come sede aziendale e residenza per i propri autori. Nel 2012 è stato acquistato da Gregorio Gitti con l’intento di recuperare sia l’edificio del Castello di Perno, sia di ridare nuovo splendore alle vigne della storica tenuta.

Il cru Perno si trova nell’area nord orientale del territorio comunale di Monforte d’Aba, incuneato tra Castiglione Falletto e Serralunga d’Alba, in una delle zone più famose e vocate delle Langhe. I terreni sono prevalentemente composti da marne calcareo argillose, con presenza di sabbie, che ben esprimono il carattere di transizione dal cru di Bussia verso la potenza e la struttura tipiche di Serralunga. Le vigne sono coltivate in splendide zone collinari, con esposizioni soleggiate e sempre molto ventilate. Il clima mite consente al Nebbiolo di maturare in modo perfetto e di donare grappoli dagli aromi particolarmente ricchi e intensi, perfetti per produrre un grande Barolo.

Una volta concluse le operazioni di vendemmia, i migliori grappoli, accuratamente selezionati in vigna, sono avviati alla vinificazione in vasche d’acciaio inox con lunghe macerazioni sulle bucce per favorire estrazioni dolci e delicate di polifenoli e tannini, indispensabili per la longevità dei vini. Seguendo le più antiche tradizioni del territorio, senza nessuna facile concessione a derive moderniste, il Nebbiolo invecchia in grandi botti di rovere francese e di Slavonia da dieci e venti ettolitri, mentre per il Barolo si utilizzano grandi botti di rovere austriaco da 50 ettolitri. I vini hanno un profilo classico e restituiscono il gusto tradizionale del grande Barolo.

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