Donato Giangirolami
L’espressione biologica dei Castelli Romani
I vini di Donato Giangirolami
Donato Giangirolami è ormai un nome ben affermato nel panorama vitivinicolo laziale. Azienda agricola fondata nel 1956 dal padre Dante, sorge a Borgo Montello, località Le Ferriere, dove si trova anche la cantina, mentre i 38 ettari di vigneti, affiancati da estesi frutteti di kiwi, si dividono tra le denominazioni Castelli Romani, Aprilia e Cori.
I vitigni scelti da Donato Giangirolami, numerosi tra autoctoni e internazionali, sono sia a bacca nera che a bacca bianca e tutti coltivati secondo la più tradizionale metodologia biologica, certificata già dal 1993. I terreni sabbiosi ospitano e fanno crescere le uve dei rossi della casa, mentre i bianchi nascono da terreni argillosi con presenza di pozzolana e tufo. La densità degli impianti è di 4.000 piante per ettaro, con una resa contenuta, senza nessun tipo di forzatura, che ne garantisce la qualità.
La cantina si serve delle più moderne e raffinate tecniche di vinificazione, come la pressatura soffice sottovuoto, vero gioiello della tecnologia che permette alle vinacce di non venire mai a contatto con l’aria e la criomacerazione; tutti accorgimenti che contribuiscono alla caratteristica fragranza fruttata e minerale dei vini di Donato, oltre che alla drastica riduzione delle sostanze antiossidanti, anidride solforosa in primis. Di notevole spessore la Malvasia puntinata “Cardito” ed il Grechetto “Propizio”. Vini floreali ed erbacei, piacevolmente freschi e sapidi, espressione perfetta del terroir e dell’attenzione ai dettagli della famiglia Giangirolami.
Donato Giangirolami è ormai un nome ben affermato nel panorama vitivinicolo laziale. Azienda agricola fondata nel 1956 dal padre Dante, sorge a Borgo Montello, località Le Ferriere, dove si trova anche la cantina, mentre i 38 ettari di vigneti, affiancati da estesi frutteti di kiwi, si dividono tra le denominazioni Castelli Romani, Aprilia e Cori.
I vitigni scelti da Donato Giangirolami, numerosi tra autoctoni e internazionali, sono sia a bacca nera che a bacca bianca e tutti coltivati secondo la più tradizionale metodologia biologica, certificata già dal 1993. I terreni sabbiosi ospitano e fanno crescere le uve dei rossi della casa, mentre i bianchi nascono da terreni argillosi con presenza di pozzolana e tufo. La densità degli impianti è di 4.000 piante per ettaro, con una resa contenuta, senza nessun tipo di forzatura, che ne garantisce la qualità.
La cantina si serve delle più moderne e raffinate tecniche di vinificazione, come la pressatura soffice sottovuoto, vero gioiello della tecnologia che permette alle vinacce di non venire mai a contatto con l’aria e la criomacerazione; tutti accorgimenti che contribuiscono alla caratteristica fragranza fruttata e minerale dei vini di Donato, oltre che alla drastica riduzione delle sostanze antiossidanti, anidride solforosa in primis. Di notevole spessore la Malvasia puntinata “Cardito” ed il Grechetto “Propizio”. Vini floreali ed erbacei, piacevolmente freschi e sapidi, espressione perfetta del terroir e dell’attenzione ai dettagli della famiglia Giangirolami.