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Guy Breton

Tra i pionieri del movimento enoico artigianale nel Beaujolais
Regione Borgogna (Francia)
Anno Fondazione 1986
Ettari vitati 4
Indirizzo 252 Rue Pasteur, 69910 Villié-Morgon, France
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Il Domaine Guy Breton costituisce una delle cantine di spicco del Beaujolais, areale dell’estremo sud della Borgogna che Guy ha fortemente contribuito a valorizzare. Siamo a Villié-Morgon, uno dei villaggi più noti della zona, dove Guy Breton, chiamato dagli amici Petit Max, prese le redini del Domaine di famiglia negli anni ’80 succedendo al nonno. Fino a quel momento, la produzione della tenuta era destinata alla vendita diretta delle uve alle grandi cooperative dell’areale, in un periodo in cui la reputazione vitivinicola del Beaujolais era piuttosto scarsa, con la produzione dominata da rossi standardizzati e vini novelli facili e beverini. Assieme ad altri pionieri locali del movimento enoico artigianale come Marcel Lapierre, Jean Paul Thévenet e Jean Foillard, Guy ha rifiutato di adottare un’agricoltura di stampo convenzionale, escludendo l’utilizzo di prodotti chimici di sintesi, lieviti selezionati e coadiuvanti enologici.

Sono appena 4 gli ettari gestiti dalla cantina Guy Breton, sufficienti a far apprezzare i suoi prodotti in tutto il mondo. Le piante, in alcuni casi centenarie, sono radicate su terreni di matrice granitica caratterizzati da un’alta percentuale di sabbia. Unica varietà allevata dal Domaine è, neanche a dirlo, il Gamay, vitigno-simbolo del Beaujolais coltivato da Guy in accordo ai principi dell’agricoltura biologica. La raccolta manuale dei grappoli si accompagna a una severa selezione delle uve, che vengono quindi raffreddate al fine di far partire lentamente il processo fermentativo. I grappoli sono posti interi in macerazione carbonica e prima della fine della fermentazione alcolica spontanea Guy procede con la pressatura delicata. La breve durata della macerazione è finalizzata a estrarre esclusivamente i composti più nobili, ricercano una notevole dinamicità dei vini finiti. La conseguente maturazione ha luogo in botti di rovere borgognone di più passaggi e durante tutto il processo di lavorazione Guy non esegue alcuna chiarifica o filtrazione delle masse.

Guy Breton ha stregato critici e appassionati enoici per la leggiadria e succulenza dei suoi vini, che si configurano come puro riflesso del terroir di provenienza.