Pecorino

Origini storiche e geografiche dell’uva e del vino Pecorino

I vini Pecorino vengono prodotti dall’omonimo vitigno autoctono italiano che viene allevato all’interno delle regioni delle Marche e dell’Abruzzo, con tracce anche nel Lazio e nell’Umbria. Nel XIII secolo le prime testimonianze sembrano confermare la sua diffusione nei pressi di Arquata del Tronto, dove sorgeva un convento di frati francescani che utilizzavano molto probabilmente questo vino bianco per celebrare le messe liturgiche. La diffusione del Pecorino fu favorita dal fatto che si trattasse di una varietà altamente resistente, che si adattava meravigliosamente a diverse tipologie di terreni. Interessante fu anche la testimonianza del 1587 del clerico Innocenzo Malvasia che durante un viaggio ad Arquata nelle comunità umbre si innamorò della zona e del suo vino. La sua prima testimonianza accertata risale al 1875 nel Bollettino Ampelografico, in cui si parla per la prima volta della sua diffusione sui Monti Sibillini, posizionati sulla catena montuosa degli Appennini, nel punto d’incontro tra l’Umbria e le Marche. A partire dai primi anni del Novecento si scopre la sua vocazione marina e arriva così fino a Offida, Macerata e Ascoli Piceno. Alcuni scritti storici si riferiscono all’uva Pecorino con altre terminologie. Ad esempio, ad Arquata era conosciuta come “Arquitano”, nelle altre zone abruzzesi e marchigiane, in cui c’era una forte attività pastorizia, prese il nome di “Uva Pecorina” o “Uva delle Pecore” e in Toscana era diffusa con il nome di “Dolcipappola”.

Durante il Novecento subì un drastico ridimensionamento nelle zone pedemontane e, soltanto al termine della calamità della filossera, venne reintrodotta nei territori dove tuttora le uve Pecorino sono coltivate,  grazie ad alcuni ceppi che sopravvissero e che sono a lungo state vinificate insieme al Trebbiano. Oggi si è tornati a sperimentare con il Pecorino in purezza, con grandi risultati.

Vino Pecorino: profilo, caratteristiche e abbinamenti

Questa uva è utilizzata per la produzione delle più importante denominazione delle regioni del centro-Italia bagnate dal Mar Adriatico, tra le quali ricordiamo:

• Offida DOC
• Colli Aprutini IGT
• Abruzzo DOC
• Colli Pescaresi IGT
• Terre di Chieti

Il Pecorino presenta un grappolo di media grandezza dalla forma cilindrica e cilindro-conica, a volte alato e semi-serrato. L’acino ha dimensioni medie e ha una forma sferica con una buccia molto sottile che diventa presto gialla. Ha una buona resistenza e matura molto velocemente, infatti è raccolta, tendenzialmente, le prime settimane di settembre. Il Pecorino vino viene dalle montagne, ma apprezza tanto il mare, ama il sole, ma anche lo spirito alpino, perfetto quindi per essere coltivato in quel piccolo lembo di terra che collega gli Appennini al Tirreno. Usato spesso in passato per tagliare produzioni più leggere, oggi è allevato e usato in purezza in molte località per produrre i migliori vini Pecorino.

Il vino bianco Pecorino presenta un colore giallo paglierino, che, in base al periodo di affinamento o alla possibile macerazione, può avere sfumature verdoline o dorate. Lo spettro olfattivo è incentrato su tonalità mediterranee che richiamano gli agrumi, le erbe balsamiche, le spezie spontanee e soprattutto la salsedine e lo iodio del mare. Note rocciose e minerali sono molto più evidenti per le uve Pecorino coltivate vicino agli Appennini e arricchiscono un ricco e profondo bouquet. Il profilo gustativo è diretto con eleganza da una meravigliosa e tagliente freschezza che viene accompagnata da note marine, rendendo il sorso molto beverino. Il sapore è avvolgente, profondo e pulito, dotato di una buona dotazione alcolica. Normalmente ha anche un ottimo rapporto qualità/prezzo, come testimonia ad esempio il Pecorino di Cataldi Madonna, un vero esempio delle potenzialità di questo vitigno. Invece nei Colli Aprutini un simbolo di artigianalità e storia sono i Pecorino prodotti da Emidio Pepe, nettare rustico e multiforme, dal lunghissimo potenziale di invecchiamento.

In generale i le varietà di questo vino dell'Abruzzo hanno un profilo più intenso, montano e profondo rispetto agli omonimi vini delle Marche, che sono più semplici, diretti e dotati di una spinta salina più marcata. Probabilmente anche perché nelle Marche gli Appennini sono meno pronunciati e la parte costiera è molto più ampia rispetto ai vicini abruzzesi. Consigliamo di abbinare i vini bianchi Pecorino con portate a base di pesce, come il brodetto marchigiano, gli involtini di alice, triglie al forno, orata al cartoccio, crostacei in salsa e bocconcini di baccalà. Da provare anche su pietanze più strutturate come calamari al sugo, olive ascolane, cannelloni di funghi e mare e le famose vincisgrassi (guai a chiamarle lasagne!).

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Alcuni dei migliori produttori di Pecorino sono: 

• Villa Medoro: il pregio delle colline teramane
• Torre dei Beati: bianchi e rossi abruzzesi d'autore
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