Consegna gratuita oltre i 59,90€
Consegna in Italia in 1 - 3 giorni lavorativi | gratuita oltre i 59,90€ | Callmewine è ora Carbon Neutral!
image
Consigliato da Callmewine

Domaine Oudart

Una storia familiare di rispetto per la vigna, scandita dallo scorrere della Loira
Regione Valle della Loira (Francia)
Ettari vitati 11
Indirizzo 7 Rue de Bagneux - 41110 - Mareuil-sur-Cher (France)

La storia del Domaine Oudart è piuttosto recente e rappresenta una vicenda essenzialmente familiare. Gerard Oudart e la moglie Marie-France acquistano nel 1992 un vigneto nel territorio di Monthou-sur-Cher, in quella zona della Valle della Loira che dalla storica città dell’area deriva il suo nome di Touraine. Il maggiore dei tre figli, Nicolas, prende le redini della cantina nel 2008, dedicandosi subito con grande attenzione degli allora 9 ettari di vigne e delle lavorazioni in cantina. Nel 2014 viene raggiunto dal fratello minore Philippe, che ritorna ai terreni di famiglia dopo un periodo di esperienze per mare: la proprietà si ingrandisce, ma sempre nel segno di un carattere strettamente artigianale e al motto di “agire solo quando serve”.

Il Domaine Oudart è installato all’interno di una tipica cave troglodyte, ovvero la cantina sotterranea scavate nella roccia tufacea che caratterizza queste zone fluviali: bassa temperatura, umidità e oscurità sono le costanti che permetto un élevage perfetto delle bottiglie accatastate. Il vigneto è oggi esteso su 11 ettari totali, tutti disposti lungo la riva sinistra del Cher, l’affluente della Loira che per il suo ultimo tratto corre quasi parallelo al grande fiume, individuando una sorta di penisola in cui si incastrano alcune importanti denominazioni, e segna il confine tra i due dipartimenti di Loir-et-Cher e Indre-et-Loire. La proprietà è esposta a oriente, sul pendio che guarda il fiume e raggiunge una altitudine massima di 100 metri sul livello del mare e gode di un clima temperato, con temperature estive piuttosto elevate considerando la latitudine settentrionale del territorio. Il suolo è caratterizzato da un matrice argilloso-silicea con una buona presenza di gesso, lo stesso che condivide con il bacino Parigino e che più in là si spinge fino alla Champagne.

Nicolas e Philippe Oudart seguono un regime di attenta sostenibilità ambientale e hanno avviato la conversione al biologico dal 2019, dopo aver deciso l’associazione ai Vigneron Independant, certificazione dell’impegno a seguire in prima persona tutta la filiera produttiva. Le attività in vigna sono eseguite in parte manualmente e in parte meccanizzate: si lavora il terreno nel sottofila e si pratica il sovescio nell’interfila, al fine di garantire la fertilità del suolo e la biodiversità tra i filari. I due fratelli sono costantemente alla ricerca di innovazioni che consentano di abbassare l’impatto dell’uomo sull’ambiente: al di là delle varietà classiche quali Chenin Blanc e Sauvignon Blanc, Gamay e Cabernet Franc, Chardonnay e Côt, il locale nome del Malbec, allevano le varietà resistenti Floréal, bacca bianca e Artaban, a bacca nera.