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Tirelli

Natura e sostenibilità ambientale tra i Colli Tortonesi
Regione Piemonte (Italia)
Anno Fondazione 2002
Ettari vitati 4
Produzione annuale 8.000 bt
Indirizzo Via XX Settembre, 4 - 15050 Costa Vescovato (AL)
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L’Azienda Agricola di Andrea Tirelli vinifica con passione sulle Colline Tortonesi dal 2003 e si fa carico dell’ambizioso ideale di ritornare alle origini, ossia al culto rispettoso per la natura e la terra. Nell’anno di fondazione rileva i vigneti e la cantina dallo zio Domenico e comincia a coltivare 4 ettari di terreni vitati situati nei comuni di Costa Vescovato e Montale Celli, caratterizzati da suoli ricchi e geologicamente complessi, ricchi di argille e calcari. La predisposizione naturale alla viticoltura di questo ambiente è anche da identificarsi poi nella singolarità del microclima: i venti provenienti dal Mar Ligure soffiano dolci sulle Colline Tortonesi, racchiuse tra le Alpi e gli Appennini.

Andrea Tirelli è anche particolarmente attento alla creazione di un ambiente in equilibrio ecosostenibile, tanto da scegliere come logo della sua cantina il Triskele, antichissimo simbolo di origine celtica che rappresenta gli elementi terra, aria e acqua, uniti dall’energia in un turbinare dinamico verso l’esterno. Questo simbolo racchiude l’idea del modello agricolo ed enologico elaborato da Andrea, ossia interpretare la natura e ciò che offre, senza modificare artificialmente i frutti che regala, per imbottigliare espressioni di territorio di qualità, salubri, genuini e accessibili a tutti.

Le vigne di Tirelli Andrea sono lavorate secondo i dettami dell’agricoltura biodinamica, che arricchisce naturalmente il terreno coltivato rispettando l’equilibrio ambientale e conferendo alle viti una maggior resistenza alle avversità. Sono poi presenti solamente vitigni autoctoni locali della tradizione tortonese come Timorasso, Barbera, Freisa, Cortese e Nibiò, una varietà quasi sconosciuta che deriva dalla famiglia dell’uva Dolcetto e vengono trasformate in cantina solo tramite lieviti indigeni e spontanei, con bassissimo impiego di solfiti e nessuna pratica interventista sui mosti in fermentazione, in espressioni genuine di puro terroir tortonese.